L'abbazia di Admont ha al suo interno
la più grande biblioteca monastica del
mondo. In passato è stata chiamata "
l'ottava meraviglia del mondo".
A partire dalla fine dell'XI secolo i monaci di Admont iniziarono a
collezionare manoscritti religiosi, successivamente l'abbazia divenne sede
di una famosa
scuola di copisti. Dopo
l'invenzione della stampa a metà del
Quattrocento, la collezione del monastero si arricchì di incunaboli (i primi
documenti e libri stampati con i caratteri mobili) e di edizioni originali
di opere rare ed importanti.
La costruzione della biblioteca è iniziata a metà del Settecento e
terminata nel
1776 sotto l'imperatrice Maria Teresa d'Austria. Consiste in
un imponente edificio in stile rococò, con dimensioni da cattedrale: 79
metri di lunghezza per 14 metri di larghezza. Il concetto archittetonico era
di Alfred Hueber. L'enorme e splendida sala
ovale con le colonne marmoree è illuminata da sette cupole decorate con
affreschi allegorici di Bartolomeo Altomonte, che raffigurano le scienze e
la religione. Nelle vetrine sono esposti i più preziosi manoscritti e
incunaboli medievali.
Le pareti sono dovunque coperte di libri e sono arricchite da busti di
scienziati, filosofi, artisti, evangelisti e profeti che dovevano vigilare
sul lavoro dei monaci.
L'abbandono del monastero nelle mani dei nazisti durante la Seconda guerra
mondiale ha provocato il degrado del complesso. Gli importanti lavori di
restauro che sono stati finanziati dall'Unione europea, hanno permesso il recupero delle strutture murarie, degli
affreschi, dei rivestimenti in legno e delle sculture. Sono stati ripuliti
circa settantamila libri e altri cinquemila sono stati completamente
restaurati.
Oggi questa splendida biblioteca raccoglie complessivamente
180 000 opere,
tra cui
1400 manoscritti e
530 incunaboli, cioè le primissime
opere stampate del '400.