Non si può certo dire che un paese come l’Austria sia carente di itinerari,
scelte, opzioni e cose da fare; idee per tutti i tipi, per soddisfare tutti
i gusti, dal culturale al paesaggistico, percorsi in bici e mountain bike,
musei, stazioni termali, centri benessere, laghi e chi più ne ha più ne
metta. Ed è così che i nove regioni dell'Austria offrono un’ampia
gamma di offerta turistica da provocare invidia.
Ciò di cui parlo in questa pagina sono degli itinerari all’insegna del
folklore che anima le diverse festività e ricorrenze dell’anno, ma anche di
una fantasia squisitamente austriaca tra luoghi da fiaba collocati tra
foreste, boschi, nani, elfi, fate e gnomi che caratterizzano o a cui si sono
ispirate storie e leggende dell’Austria.
Carnevale a Telfs e Nassereith:
A Telfs, nei pressi di Innsbruck, ogni cinque anni si celebra uno dei
Carnevali più belli del Tirolo: lo Schleichenlaufen. Rappresenta una
tradizione molto antica che risale addirittura al 1612 con un rituale molto
preciso. Il fulcro della manifestazione è la presenza di personaggi
straordinari: gli Schleicher, maschere generalmente di ferro con cappelli a
guisa di corone di fiori a cui si unisce uno stuolo di soggetti come uomini
selvatici ricoperti di licheni, il Laternenträger ovvero il portatore di
lanterna, orsi, personificazioni delle quattro stagioni e dei dodici mesi
che corrono e imperversano per le vie del borgo. Questa mascherata, tra
canti e danze, viene scandita in tre tempi: all’Epifania con l’uscita delle
maschere, il secondo a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio
a cui si unisce, oltre alle sopraccitate, un corteo e infine l’ultimo che
conclude l’iter della festa con la sepoltura di Naz, la personificazione
dello spirito carnevalesco. A questa drammatizzazione partecipano solo
uomini. Tutto ciò vuole essere metafora di una prosperità futura per
chiunque ne prenda parte o vi assista.
Altri rituali simili che evocano spiriti, creature o quanto si possa
attingere dal fantastico si inscenano a febbraio a Nassereith (nella zona
del Fernpass) dove si può presenziare al noto Schellerlaufen, una curiosa e
vivace sfilata di carnevale prodotta con maschere facciali enormi costruite,
da generazioni, dalla nota famiglia di artisti del luogo, i Kranewitter.
Essa è conosciuta tra l’altro come la Schöne-Zug, la sfilata dei belli in
onore ai sontuosi costumi che fanno da cornice, insieme a molti balli, a
questa sfarzosa festa.
Il video del "Schellerlaufen" a Nassereith:
Carnevale a Axams:
Restando sempre in Tirolo passiamo ad Axams dove ogni anno il
giovedì grasso si effettua la Corsa dei Wampeler cioè
uomini di giovane età che indossano spaventose maschere, cappelli neri e
camice bianche imbottite. Questi scorrazzano per il paese (Wampeler nel
dialetto locale significa “colui con la grossa pancia”) e sono osteggiati da
cavalieri che in sella cercano di attaccare i Wampeler per sporcare loro la
camicia. Maggiore sarà il numero di Wampeler che riuscirà a terminare la
manifestazione con la camicia non imbrattata, migliore dovrebbe essere il
raccolto di quell’annata. Tra le altre non è certamente da perdere la
Schemenlaufen, la corsa dei fantasmi dove i partecipanti coperti da
campanelle, caratteristiche maschere in legno e antichi costumi impersonano
soggetti tratti da saghe e leggende locali.
Questa carrellata di feste invernali lungo l’arco alpino costituiscono
complessi rituali allestiti e celebrati con grande professionalità e
serietà. Racchiudono tutte quante una sorta di originale momento per
dimostrare debito e gratitudine nei confronti delle forze positive della
natura nonché esorcizzare ciò che fa paura e si teme.
Tre musei dedicati al Carnevale:
Per tutti coloro che non avessero tempo di assistere alle manifestazioni e
desiderassero conoscerne di più sarà possibile visitare tutto l’anno tre
musei tematici dedicati al Carnevale: il Haus der Fasnacht (casa del
carnevale) ad Imst, il
Noaflhaus a Telfs e il
Fasnachtsmuseum (museo del
carnevale) a Nassereith.
Il Natale e l'Avvento a Innsbruck:
Il mercatino di Natale di Innsbruck
foto: Lisa1963
Se il carnevale in qualche modo sfodera, con le sue usanze e i suoi riti,
figure buffe e terrifiche che si esibiscono in canti e balli con la sua
emblematica volontà di scacciare demoni e spiriti per risvegliare la terra
che giace addormentata durante l’inverno, il Natale e l’Avvento con la loro
letizia inquadrano l’etica della “misura”.
Ad Innsbruck tutto ciò è
annunciato dal Bambin Gesù che entra in città alla luce delle lanterne con
un corteo di pastori in loden (cappotto in lana pesante e impermeabile),
ragazze, suonatori di tromba. Nikolaus(San Nicola), il babbo natale che
visita i bimbi il 6 dicembre, nella tradizione forma una bizzarra coppia con
alcuni demoni. Da qui nascono numerose celebrazioni in villaggi austriaci
dove il santo sfila scortato dal diavolo, il Krampus; generalmente si tratta
di uomini-caproni mascherati e scatenati che si aggirano per le strade alla
ricerca di bambini cattivi.