È aFeistritz, nella valle del Gail in Carinzia, dove aPentecoste si festeggia giocando al
Kufenstechen, i
cavalieri (i maschi celibi del paese) devono rompere con una mazza di ferro un mastello di legno.
Chi ci riesce può accompagnare le ragazze nubili del paese nella piazza
principale, per aprire le danze.
Durante la stagione estiva sono tipiche invece le ricorrenze per la
vendemmia e il raccolto come quella che avviene il primo sabato di agosto a
Villach in cui si celebrano i frutti della terra nel
Villacher Kirchtag.
Le favole e legende della Carinzia:
La Lindwurmbrunnen (fontana del drago)
nella Neuer Platz (nuova piazza) di Klagenfurt
foto:
Johann Jaritz
Trasferendoci poi in un universo che esula dal folclore l’Austria offre,
oltre ai suoi magnifici palcoscenici naturali, angoli dove la fantasia e il
fiabesco vengono concretizzati e i dove i sogni, per una volta, possono
diventare realtà. Partendo proprio dal capoluogo della regione,
Klagenfurt, il monumento e la leggenda del
Lindwurm non possono che farci fantasticare. La leggenda della
fondazione di Klagenfurt narra di un drago che viveva in una palude tra il
fiume Drau e il lago
Wörthersee e di
abitanti provenienti da villaggi circostanti ridotti alla fame per
accontentare la creatura sempre affamata. Il mostro poteva essere ucciso
solo attraverso uno stratagemma: fu così che, costruita una torre, alcuni
legarono ad una catena, con tanto di gancio dalle grandi dimensioni, un toro
grasso come esca. Quando il drago uscì dalla sua palude per mangiare il
bovino, infilzò la propria gola al gancio della catena e morì. La
Fontana del Lindwurm, costruita nel 1593, resta il simbolo e l'emblema
della città di Klagenfurt e della sua fondazione.
Alloggi in Carinzia, voli e autonoleggio:
Rimanendo in zona una leggenda simile s’ispira alla creazione del
Wörthersee. Dove ora si trova il lago si narra che una volta vi
fosse una città. Gli abitanti, riunitisi poco prima della pasqua per i
festeggiamenti, non si curarono del curioso omino che li ammoniva sulla loro
condotta. La gente lo ignorava e, dopo un secondo avviso, l’omino reputò
immeritevoli quelle persone al punto da aprire il rubinetto di una botte
fatata e far sgorgare acqua fin tanto da annegare tutti i cittadini e
generare un lago, il lago appunto del Wörthersee. Klagenfurt ricorda
l’episodio con la statuaDwarf
dedicata al Wörthersee costruita nel 1965 da Heinz Goll e situata nella
Arthur-Lemisch-Platz.
La statua Dwarf a Klagenfurt
che ricorda la "creazione" del
Wörthersee fonte:
www.youtube.com/watch?
Proseguendo verso nord rispetto a Klagenfurt approdiamo a
Friesach
dove è stato creato l’Erlebnismuseum Virtuelle Mythenwelt,
ovvero il museo del mondo virtuale dei miti. Qui grazie all’ausilio di
potenti tecniche visive ed acustiche è possibile affrontare un’avventura nel
passato, tra miti medievali e famose leggende come quelle di
Merlino,
Artù e i Cavalieri della tavola rotonda e
persino all’interno di un bosco incantato con pietre parlanti.
Verso occidente, a pochi chilometri, ci si può addentrare nella verde
regione del Gurktaler. Qui riposa il famoso
Re dei
Boschi dove anticamente, si dice, sorgesse il suo regno. A
ricordarcelo è un parco tematico (Erlebniswanderweg König Waldgeist)
con piacevoli e simpatiche figure intagliate nel legno che permettono di far
rivivere questa leggenda in cui il sovrano riuscì, con l’ausilio degli
spiriti degli alberi, dell’aria, dell’acqua e della medicina a sconfiggere
una perfida strega chiamata Stumpelbein e salvare il suo
bosco e i rispettivi abitanti del regno. È inoltre molto istruttivo ed
educativo dal punto di vista naturalistico.
Un altro parco è situato a Gurk, un paese anch’esso
circondato da boschi, conosciuto per il duomo medioevale. Per i bambini di
tutte le età c’è lo Zwergenpark, dedicato ai nani. Si
articola in alcuni sentieri con circa mille statue di gnomi e omini barbuti
in diverse pose, abiti e ripresi in variegate faccende quotidiane. Numerose
sono le zone per ristorarsi e sostare per assaporare la natura e l’atmosfera
del parco dove è possibile inoltre disegnare e colorare sagome di nani
appena osservati e incontrare un cantastorie.