La bellissima villa Achilleion nell'isola di Corfù (Grecia) era uno dei luoghi dove
Elisabetta d'Austria si ritirava quando non riusciva più a sopportare la corte di Vienna. Una villa e un
parco che rispecchiano molti lati del suo carattere.
foto: Wolfgang Pruscha
Elisabetta e la Grecia:
Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, la futura imperatrice dell'Austria, nacque nel 1837 come quarta dei
dieci figli del duca Massimiliano Giuseppe in Baviera e di Ludovica di
Baviera. Trascorse
un'infanzia felice e spensierata nelle residenze della famiglia a Monaco e
nell'amato castello di Possenhofen. A 16 anni sposò Francesco Giuseppe,
imperatore dell'Austria, e da quel momento la sua vita prese un brutta
piega.
Dobbiamo immaginarci una sedicenne sradicata da un contesto familiare in cui
si trovava a suo agio, buttata in una corte dove non conosceva nessuno, dove
tutti la osservavano, la guardavano con scetticismo e la criticavano. Con un
rigido protocollo di corte da seguire alla lettera che la soffocava e che la
limitava al massimo. Con un marito che persino nelle due settimane della
luna di miele era quasi sempre assente (lo vedeva solo di sera e di notte).
Elisabetta, che da bambina era "la salute in persona", dal primo giorno del
matrimonio si ammalò e da quel momento le malattie la accompagnarono per
tutta la vita. Furono delle malattie anche gravi (e strane) che i medici non
riuscivano a capire, ma che la colpivano sempre in momenti di crisi. Ci
vuole poco per capire la loro origine psicosomatica. Le malattie e le sempre
più frequenti fughe da Vienna divennero per Elisabetta un modo per esprimere
la sua ribellione contro la corte che odiò fin dal primo giorno e contro il
marito che era indifferente nei confronti dei suoi problemi.
Corfù
(Grecia) era uno dei luoghi preferiti dove Elisabetta d'Austria si ritirava
quando non riusciva più a sopportare la corte di Vienna. Si fermò varie volte a Corfù e in altre parti della
Grecia che diventò una specie di patria spirituale per lei. Studiò la lingua
greca e la mitologia della Grecia antica. Il suo mondo, i suoi eroi e le sue
eroine furono sempre di più fonte di ispirazione per l'imperatrice infelice
che nel mondo in cui era costretta a vivere non si trovò più a suo agio.
La villa Achilleion e il suo parco:
Nel 1889 Elisabetta decise di acquistare la villa della famiglia Vraila a
Corfù che, nel 1861, l'aveva ospitata nel suo primo soggiorno nell'isola. La
villa, situata a sud-ovest di Corfù presso il villaggio di Gastouri, fu di
seguito ristrutturata, secondo le indicazioni di Elisabetta, e trasformata
in un bellissimo palazzo in stile neoclassico a due piani, con elementi dorici, ionici e romani, con terrazze e un
peristilio. Nel parco fece sistemare statue dei suoi poeti preferiti e
soprattutto delle figure della mitologia classica. L'opera, affidata agli
architetti italiani Rafaello Carito e Antonio Landi, fu terminata nel 1891.
La proprietaria chiamò la sua villa "Achilleion" in onore di Achille, il suo
eroe preferito dei poemi epici di Omero. Elisabetta amò molto la posizione
dell'Achilleion che offre una vista panoramica della città di Corfù, a nord,
e sull'intera parte meridionale dell'isola.
Da quell'anno fino alla sua morte improvvisa nel 1898 Elisabetta tornò molto
spesso a vivere per lunghi periodi in questa splendida villa, soprattutto in
primavera e in autunno. Anche le due figlie Gisella e Maria Valeria vennero
a trovarla, suo marito Francesco Giuseppe invece non si recò mai a Corfù.
Durante i suoi soggiorni Elisabetta visitava l'isola intera, si occupava
anche dei problemi locali e fu molto amata dagli abitanti di Corfù. Fece
costruire un serbatoio a Gastouri per facilitare la vita degli abitanti che
spesso soffrivano di mancanza di acqua. In suo onore, la strada costiera
principale fu chiamata, già nel 1888, "Corso dell'imperatrice Elisabetta".
Visitare oggi questa villa e il suo splendido parco fa intuire, nonostante
le modifiche applicate successivamente dall'imperatore tedesco Guglielmo II,
molti tratti del carattere di Elisabetta (vedi a proposito:
Galleria fotografica della villa
Achilleion).
La terrazza della villa Achilleion a Corfù
foto: Wolfgang Pruscha
Le modifiche applicate dall'imperatore tedesco Giuglielmo II:
Dopo la morte di Elisabetta la villa fu acquistata, nel 1905,
dall'imperatore tedesco Guglielmo II, anch'esso affascinato dalla bellezza
dell'isola e della villa. Ma fece applicare delle modifiche che riflettono
bene i due caratteri diametralmente opposti di Elisabetta e di Guglielmo II.
Elisabetta aveva fatto mettere in un tempietto rotondo nel giardino una statua di Heinrich
Heine, il suo poeta tedesco preferito, amato sia per il suo spirito
romantico che per le sue opinioni politiche radicalmente democratiche.
Guglielmo, che disprezzava Heine, fece rimuovere la statua e la sostituì con
una di Elisabetta.
La statua di Heine si trova oggi nel giardino botanico di Toulon, in
Francia.
La modifica più vistosa è in realtà un'aggiunta. La statua più amata di
Elisabetta era quella di Achille, collocata sulla grande terrazza
del parco. Questa statua mostra l'eroe leggendario di Troia nel momento della
sua morte quando cerca di togliersi la lancia dal suo tallone, unico punto
vulnerabile del suo corpo. L'estremo realismo della rappresentazione del
dolore rende l'opera particolarmente espressiva.
Per Guglielmo questa statua era troppo poco eroica, la fece spostare
in un'altra posizione e fece erigere al suo posto un'altra statua in
bronzo di un "Achille trionfante", non proprio un'opera d'arte, ma molto monumentale:
è alta 5,50 m che
con la base arriva a 11,50 m e pesa 4,5 tonnellate (vedi
la pagina con le foto delle due statue).
La villa Achilleion dalla prima guerra mondiale fino ad oggi:
Durante la prima guerra mondiale l'Achilleion fu occupato dai francesi e dai
serbi che lo trasformarono in un ospedale militare, lo stesso successe
durante la seconda guerra mondiale da parte dei tedeschi e degli italiani.
Dopo il 1945 l'Achilleion cambiò proprietario varie volte, per trent'anni
ospitò anche un casinò, fino al 1993, quando la gestione passò finalmente
all'Ente Nazionale del Turismo Greco che aprì le sue porte a migliaia di
visitatori ogni anno.
Galleria fotografica della villa Achilleion con molte altre informazioni:
Gli interni
della villa: Gli esterni e il parco
della villa: Cliccate sulle miniature
per ingrandirle e per leggere le descrizioni.