Viaggio in Austria - La musica
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Franz Schubert

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Franz Schubert
Franz Schubert (1797-1828)
Quadro di
Wilhelm August Rieder (1875)
Articolo a cura di Daniele Brina.

La formazione musicale di Franz Schubert:

Franz Schubert nasce il 31 gennaio 1797 a Lichtental, un modesto sobborgo vicino Vienna. Apprende dal padre, maestro di scuola, una prima formazione musicale. Sin da piccolo si rivela portato ad apprendere la musica e gli vengono impartite dall’organista della parrocchia, Michael Holzer, lezioni di canto, organo, pianoforte ed armonia. A soli undici anni lascia la famiglia e si reca a studiare presso lo Stadtkonvikt di Vienna. Viene anche accolto nella Cappella Reale come cantore grazie alla sua particolare intonazione e al timbro da soprano. Durante gli studi è allievo di Antonio Salieri e comincia a produrre le sue prime composizioni come una Fantasia per pianoforte oltre ad alcuni Lieder. Già in questi lavori emergono le rilevanti abilità compositive di Franz. Questa vocazione per la musica però incide sul rendimento delle altre discipline al punto che nel 1814 il padre lo costringe a tornare in famiglia per diventare suo assistente nella scuola da lui diretta.

Verso la maturità musicale:

Schubert nel maggio del 1814 assiste alla rappresentazione del Fidelio di Beethoven e, preso da ispirazione, scrive una Messa che viene eseguita nella parrocchia di Lichtental. Il successo dell’opera è tale che, dopo qualche giorno, nella Chiesa degli Agostiniani, la Messa è eseguita in una versione leggermente adattata e migliorata. Ciò sarà l’atto di nascita della Messa in Fa maggiore. Oltre a ottimizzare questa composizione, Franz crea nello stesso periodo il famoso Lied Gretchen am Spinnrade (Margherita all'Arcolaio). Nel 1815 ha già concluso diverse opere tra cui circa 150 Lieder per voce e pianoforte, una coppia di Sinfonie, due messe e sonate per piano.

Incomincia a vivere della propria arte:

Scrive musica come i poeti creano poesie. Le parole si trasformano in fiumi di suoni estremamente dolci e ammalianti. L’anno successivo lascia il lavoro con il padre perdendo una fonte sicura di introito monetario. Si dedica sempre all’insegnamento presso un istituto scolastico. Solo 24 mesi dopo, nel 1818, inizia a presentare i propri lavori ad una pubblico decisamente più vasto e a farsi conoscere seriamente. Sarà il trampolino di lancio. Le sue opere vengono recensite dal Wiener Allgemeine Theater Zeitung. I commenti sono indubbiamente positivi e richiamano l’interesse di critici e pubblico appassionato. A Vienna il mecenatismo è ancora attivo e molti sostengono il novello prodigio musicale. Schubert si reca nei famosi caffè della città e incomincia a vivere della propria arte. Mantiene nel frattempo il lavoro come maestro di musica delle figlie Maria e Carolina del conte Esterhàzy. Questa scelta si rivela strategica: la conoscenza di una così alta carica gli consente l’accesso ai più noti salotti viennesi.

L'affermazione della sua fama:

Al teatro di Porta Carinzia viene messa in scena nel 1820 l’opera I fratelli gemelli con baritono l’amico Michael Vogl. Il 21 novembre dello stesso anno Schubert sposa Therese Grob, una soprano di cui è innamorato. Dopo le nozze un gruppo di amici, creando un consorzio editoriale, dà alla stampa alcuni dei suoi Lieder. Poco dopo sarà la volta delle composizioni per piano e i valzer.

Vienna è una città decisamente attiva in quegli anni e il giovane compositore non può che esserne influenzato: scrive tra il 1821 e il 1822 numerosi capolavori come il quintetto per pianoforte La trota, le sinfonie Quinta, Sesta, Settima e Ottava (ovvero l'Incompiuta), la Messa in La bemolle e il Lied La morte e la Fanciulla.

La sua fama è ormai affermata. Con l’amico Vogl effettua numerosi viaggi lungo il Danubio, a Salisburgo e Linz. La sua produzione continua a crescere e tra il 1822 e il 1825 arricchisce le sue opere con il Quartetto in Fa minore e il Divertimento all’ungherese.

Sempre grazie al costante sostegno degli amici dal 1826 nascono le Schubertiadi, ovvero manifestazioni, serate, feste, balli, banchetti piacevolmente accompagnati dalla musica di Franz. Ancora oggi concerti ed eventi tematici dedicati a Schubert assumono questo nome e le sopraccitate connotazioni.
Una serata musicale di Franz Schubert
"Schubertiade 1868" (una serata musicale di Franz Schubert), disegno di Moritz von Schwind
fonte:
Wikimedia Commons

Crisi depressive e morte prematura:

Momenti allegri sono però lo sfondo di un giovane già avviluppato da grosse crisi depressive: molte case editrici si limitano a pubblicare solo Lieder evitando altre opere decisamente più meritevoli. Perde il concorso per diventare maestro di cappella di corte al posto di Salieri e la sua fatica musicale Il conte di Gleichen subisce una forte censura al punto da non poter essere rappresentata.

Nel 1827 scrive altri Lieder, Fantasia in Fa minore per pianoforte a quattro mani, una messa in mi bemolle e una sinfonia in do maggiore; queste opere verranno pubblicate solo a distanza di qualche anno dalla sua morte che avverrà il 19 novembre 1828 per le conseguenze di una grave malattia venerea e un attacco di febbre tifoide, a soli 31 anni. Fu sepolto nel cimitero di Währing a Vienna, vicino alla tomba di Beethoven. Nel 1888 le loro salme furono traslate nel "quartiere dei musicisti" dello Zentralfriedhof di Vienna.
Le tombe di Schubert e Beethoven
Le tombe di Beethoven (a sinistra) e Schubert (a destra) nel Schubertpark a Währing (Vienna). Nel 1888 le loro salme furono traslate allo Zentralfriedhof di Vienna.
foto:
Funke

La produzione musicale di Schubert:

La sua produzione conta più di seicento lieder, nove sinfonie, quindici quartetti e due quintetti per archi, altre numerose composizioni da camera, diciannove sonate oltre a un numero assai rilevante di altri pezzi per pianoforte, musica sacra e una produzione per il teatro, quest’ultima poco apprezzata dal pubblico. La musica di Schubert è una poesia di suoni perfettamente in linea con lo spirito romantico che impregna l’Europa della sua epoca. Trasforma in musica opere dalle varie forme arricchendone il significato ed esaltandolo.

Il suo metodo compositivo non si crea a partire da un tema, bensì da motivi individuali precisi, selezionati e alquanto suggestivi. Quella di Schubert è una musica intima, un mezzo che deve rivelare qualcosa, che ci deve parlare, trasmettere e che ci induce ad analizzare anche gli aspetti più nascosti del nostro inconscio.

La critica, spesso in maniera ingiusta, ha circoscritto l’importanza di questo compositore ai Lieder senza cogliere l’essenza di molte altre opere che racchiudono il genio di uno scultore che vuole modellare il suono con una malinconica e intima chiarezza.

testo: Daniele Brina

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