Articolo a cura di Daniele Brina.
La formazione musicale e i primi lavori di Berg:
Alban Berg nasce a Vienna nel 1885 ed è figlio di un
commerciante di Norimberga. In famiglia apprende i rudimenti di pianoforte,
ma nel 1904 è impiegato in qualità di contabile presso il comune. Nello
stesso anno inizia a studiare composizione con Arnold Schönberg;
questo incontro risulta per Alban Berg decisivo; resta umanamente legato al
padre della dodecafonia per tutta la vita, ed è grazie a lui che matura
artisticamente. Anche Gustav Mahler è un maestro che inizia
Berg all’arte del pentagramma. Abbandona quasi subito l’impiego burocratico
per dedicarsi, a studi conclusi nel 1910, all’insegnamento e alla
composizione. Alcuni viaggi all’estero sono importanti per l’incremento
della sua fama che ben presto si diffonde in Europa al punto che l’Accademia
musicale di Berlino gli offre una cattedra nel 1930; rifiuta l’incarico e la
sua musica, con l’avvento del nazismo, viene vietata in tutto il Reich. La
conseguenza di ciò è la perdita dei diritti d’autore e ovviamente le
precarie condizioni economiche.
Per quanto riguarda i suoi lavori già nei primi Lieder per canto e pianoforte il poco più che adolescente Berg manifesta il desiderio di una rottura verso gli schemi armonici che avevano dominato per decenni la scena musicale. L’influsso di Schönberg è provvidenziale e gli permette di comprendere e aderire al principio dell’atonalità. La Sonata per pianoforte (op.1) del 1907, i Quattro Lieder per voce e pianoforte (op. 2) del 1909 e il Quartetto per archi (op. 3) del 1910 fanno da base per comprendere quanto il compositore austriaco voglia emanciparsi dai limiti dell’armonia; il linguaggio musicale già in queste prime opere è un elemento organico in evoluzione. Con i Tre pezzi per orchestra (op. 6) composti a cavallo tra il 1914 e il 1915 la rottura di Alban Berg con gli schemi tradizionali è palese. Una nuova concezione timbrica e armonica avviluppa la creazione regalando una freschezza musicale insolita e di marcato espressionismo musicale. Sulla stessa scia si presentavano già i Quattro Pezzi per clarinetto e pianoforte (op. 5) datati 1913 e i Cinque Lieder per voce e orchestra (op. 4) del 1912. Il dramma lirico "Wozzeck":
Il servizio militare cui il musicista è costretto negli anni del primo
conflitto mondiale segnano naturalmente una pausa di produzione, ma cresce
una bozza, l’idea di un lavoro teatrale precisamente quello ispirato e
tratto dal capolavoro del drammaturgo tedesco Georg Büchner,
ovvero il Woyzeck che Berg trasforma in Wozzeck
e volge in poesia sonora. La creazione dell’opera porta via molto tempo;
viene completata nel 1921, ma apparirà sulle scene solo nel 1925. Il Wozzeck
è un dramma lirico assai complesso, ma che riesce a racchiudere e riassumere
il disagio della società borghese dell’epoca, con i suoi conflitti, paure,
angosce e incertezze.
Alban Berg e la dodecafonia:
Dopo Wozzeck, Berg abbraccia apertamente la dodecafonia di Schönberg. Questi
anni sono i più produttivi per il compositore e dopo il Concerto da
camera per pianoforte, violino e 13 fiati si concentra nella
Suite lirica (Lyrische Suite) per quartetto d’archi datata
1926 dedicata ad Alexander von Zemlinsky; la Suite è una composizione
dodecafonica che si articola in sei brevi movimenti, utilizzando una serie
che oltre ai dodici suoni contiene anche tutti i possibili intervalli e
presentati in diverse varianti. In questo modo Berg riesce a spingere al
massimo le prospettive timbriche degli strumenti ad arco. Trasforma in
musica un testo di Baudelaire, Le Vin e
poi crea un maestoso e solenne Concerto per violino. Due
tragedie di Frank Wedekind gli forniscono lo spunto per
l’opera, rimasta incompiuta a causa della morte, Lulu. In
essa Berg riversa e rispetta ovviamente i canoni della dodecafonia
Schönberghiana, tuttavia rielaborandoli ancora una volta cercando di calarli
in diversi contesti per sperimentarne forme e temi sempre più vari. La
variazione dagli stilemi armonici è impressionante e rispecchia per certi
versi anche l’inquietudine dell’artista, i suoi contrasti insoluti.
La prima esecuzione dei Fünf Symphonische Stücke aus der Oper Lulu per orchestra si svolge nella Alte Philarmonie Saal di Berlino nel 1934. Nel 1935 compone il Concerto per violino su commissione di Luois Krasner. L’evento cui è dedicata l’opera è la morte di Manon Gropius figlia dell’ex moglie di Gustav Mahler e del famoso Walter Gropius. Il compositore vive sullo sfondo culturale viennese di piena avanguardia che denuncia in modo deciso e violento l’ipocrisia e la falsa moralità dell’Austria asburgica; Berg inizia da alcuni tentativi di scostamento dalla tonalità, per poi via via allargarla fino a raggiungere l’atonalità e le tecniche dodecafoniche, ma sempre amalgamando sapientemente un suo tocco personale. Muore il 24 dicembre 1935 a Vienna in seguito ad una setticemia non curata. CD con la musica di Alban Berg:DVD e Blu-ray con la musica di Alban Berg:Vedi anche:
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