Joseph Anton Bruckner, figlio di un maestro di scuola, nasce ad
Ansfelden
nell’Alta Austria il 4 settembre 1824. Già dai primi anni dell’infanzia
emergono le attitudini precoci verso l’universo musicale; il padre è
oltretutto anche cantore, organista e violinista nel paese e proprio da lui
Anton apprenderà i primi rudimenti musicali. All’età di undici anni si
trasferisce a Hörsching e viene affidato al cugino Johann Weiss che si
prende cura di lui sia fisicamente sia intellettualmente a causa delle
pessime condizioni della famiglia Bruckner (numerosi furono infatti i figli
da sfamare oltre alle precarie condizioni di salute del capofamiglia). Il
padre muore nel 1837 e Anton, dopo aver imparato dal cugino qualche nozione
di armonia e contrappunto, viene mandato dalla madre presso la vicina
abbazia di Sankt Florian. Qui può dedicarsi agli studi e viene inoltre
assunto come corista.
Verso la maturazione musicale:
A Sankt Florian viene formato e incontra alcuni personaggi di rilievo nel
panorama musicale dell’epoca tra cui Anton Kattinger ribattezzato il
Beethoven dell’organo. Nel 1840 intraprende la professione di maestro, come
il padre, e si sposta a Linz dove approfondirà i suoi studi: Bach, Mozart,
Haydn costituiscono il perno della sua preparazione. Conoscenze come quelle
di Kattinger lo smuovono positivamente nell’ambito compositivo.
Nel 1845 vince un concorso presso la scuola normale di Linz e riprende
assiduamente gli studi organistici. Nel 1849 crea il Requiem in re minore.
Tuttavia per il giovane Bruckner sono ancora anni di maturazione oltre che
di profonda incertezza sentimentale, e non solo. Pensa di sposare la figlia del
famoso maestro di teoria e contrappunto Bogner, conosciuto anni prima, salvo
poi fidanzarsi con un’altra giovane, Antonie Werner. Nel 1852 decide di inviare
al maestro di cappella di corte Ignaz Assmayr, amico di Schubert e uomo di
grande rilievo nella Vienna musicale, alcune sue opere come per esempio i
salmi. Il verdetto getta Anton nella disperazione: Assmayr gli consiglia
apertamente di lasciar perdere con la musica. La reazione psicologia è
devastante, ma gli viene in aiuto il consigliere del tribunale di Linz
nonché suo amico Schaarschmidt.
Nel 1854, riprese le dovute energie, elabora la
Missa Solemnis. Sempre in
quell’anno viaggia a Vienna dove sostiene un esame d’organo proprio con
Assmayr. Stavolta il maestro riconosce la capacità organistica del
candidato. Nel 1855 vince un concorso indetto per un posto di organista nella
cattedrale di Linz.
Cominciano da qui i primi riconoscimenti ufficiali. Alcuni giornali, tra cui
la Wiener Zeitung, parlano di lui. Nel 1861 Anton si iscrive al
Conservatorio di Vienna per diventare maestro di musica. Sempre più numerosi
si faranno gli incontri e le importanti conoscenze che influenzeranno
Bruckner; di tutto rilievo è quello avvenuto a Monaco nel 1865 con
Richard
Wagner o con Liszt a Budapest o ancora nel 1866 a Vienna con
Berlioz. Questi
grandi nomi saranno le guide cui Anton si ispirerà.
Crisi e grandi successi:
Tra il 1867 e il 1868 inizia un biennio buio, con crisi, fobie e ossessioni.
Il compositore di Ansfelden torna così ad immergersi nel lavoro per tentare
di superare la crisi che lo avviluppa. Nel 1868 viene nominato professore di
armonia, organo e contrappunto proprio al Conservatorio di Vienna. Compie
due viaggi tra il 1869 e il 1871 in Francia e in
Inghilterra. Sono gli anni
in cui Bruckner manifesta il suo spirito più compiuto nelle sinfonie: tra
insegnamento e composizione produce la Sinfonia n. 0 in re minore (Die
Nullte) e ne abbozza un’altra in si bemolle maggiore; inizia la
Seconda sinfonia in
do minore. Nel 1872 la sua Terza Messa eseguita nella chiesa imperiale di
Sant’Agostino a Vienna ha un grande successo. Incontra nuovamente Wagner a
Bayreuth nel 1873 dove gli consegna la Terza Sinfonia in re minore composta
in suo onore. Per Wagner è un capolavoro ed è entusiasta di tale dedica.
Tra Wagner e Brahms:
Tuttavia la sua amicizia con il grande compositore tedesco procurerà a
Bruckner non poche inimicizie in ambito austriaco, soprattutto con Johannes
Brahms e i suoi seguaci. Dopo copiose traversie la Terza Sinfonia verrà
pubblicata dal noto editore musicale Theodor Ratting che aveva ascoltato
l’opera ai Filarmonici di Vienna. Conclude nel 1878 la Quinta Sinfonia. Nel
1881 viene eseguita la Quarta Sinfonia in mi bemolle maggiore terminata già
nel 1874 e sarà il primo grande successo di Anton, che si dedica nel
frattempo a creare la Sesta Sinfonia in la maggiore e il Te Deum. Nel 1882
sarà l’ultima occasione per incontrare Wagner. Questo ritrovo suggerirà a
Bruckner le basi per la Settima Sinfonia in mi maggiore (la più famosa e
conosciuta) che viene completata pochi mesi dopo la morte del grande
compositore tedesco avvenuta nel 1883. La prima di questa sinfonia è
programmata a Lipsia ed è un trionfo. La Germania e la stampa tedesca sono
entusiaste e reputano Bruckner straordinario.
È dunque la nazione tedesca a tributargli i più alti onori e riconoscere per
prima i meriti che spettano alle opere bruckneriane. Quest’affermazione in
Germania si espande anche nella nativa terra austriaca, iniziando a lasciar
smussare negatività e incomprensioni soprattutto provenienti dai sostenitori
di Brahms, le cui tendenze artistiche erano troppo diverse, per non dire
quasi agli antipodi. Il crescere della sua fama corrisponde ad un lento
declino fisico del compositore.
Gli ultimi anni:
Tra il 1889 e il 1890 termina l’Ottava Sinfonia e inizia la Nona che rimarrà
incompiuta a causa dei malesseri fisici e nervosi che attanagliano Bruckner.
Di essa completerà l’Adagio e imposterà il finale.
Con il peggiorare delle sue condizioni ottiene dall’imperatore Francesco
Giuseppe di entrare a far parte della sua cerchia culturale in qualità di
organista di corte. Si susseguono le esecuzioni delle sue sinfonie dapprima
in Europa e poi, via via, nel resto del mondo. In particolare Bruckner segue
con interesse le interpretazioni di Mahler che dal 1891 al 1895 dirige un
alto numero di opere del maestro. Nel 1894 viene eletto membro onorario del
Musikverein a Vienna e l’anno successivo gli viene conferita la laurea
honoris causa presso l’Università della stessa città. Muore il
2 ottobre
1896 e, per suo volere, viene sepolto sotto il grande organo di Sankt Florian.
Monumento a Anton Bruckner nel Stadtpark (Parco cittadino) di Vienna
foto: Werckmeister
Oltre alle famose sinfonie degne di menzione tra la variegata produzione
bruckneriana troviamo le cantate, le messe, Requiem, i Salmi, mottetti su
testi liturgici in latino. Considerata di minor rilevanza è la realizzazione
di opere vocali profane come i numerosi Lieder per canto e pianoforte.