Rilke nello studio della Villa Strohl-Fern a Roma, nel 1904 foto:
Autore sconosciuto
Tesi di laurea di Renata Durighello.
Informazioni generali:
Titolo della tesi: Adalbert Stifter: natura e spazio nei primi "Studien"
Autrice: Renata Durighello
Università: IULM, Istituto Universitario di Lingue Moderne, Facoltà di Lingue e letterature Straniere, Sede di Feltre
Anno di scrittura: 1992
L'abstract della tesi:
Il lavoro intende dimostrare come
l’equazione Stifter =
Biedermeier sia tutt’altro che corretta e l’armonia e l’equilibrio della sua
opera matura nascano dal contrasto e dal duello uomo-natura presente
soprattutto nei suoi primi racconti. In effetti protagonista quasi
indiscusso dei suoi racconti è lo spazio nel quale l’uomo cerca di
inserirsi, e spazio nell’opera di Stifter è sinonimo di Natura.
L’interesse di Stifter per la natura è in rimo luogo un interesse
scientifico: ricordiamo che già ai tempi dell’università amava frequentare
le lezioni di Fisica, Matematica e Astronomia e durante le vacanze estive
compiva lunghe passeggiate nelle quali raccoglieva erbe e pietre che in
seguito conservava e catalogava minuziosamente. Egli andava via via
considerando le piccole ed apparentemente insignificanti manifestazioni
della natura molto più importanti di eventi fragorosi quali terremoti e
alluvioni perché in loro si riconosce la mite legge che tutto accomuna
(“sanftes Gesetz”).
Molte volte però all’interno dei suoi racconti, soprattutto dei primi,
appare una natura di tutt’altro genere, tutt’altro che mite: incontriamo
infatti vasti deserti, nei quali ci si perde, eventi spaventosi come lunghe
siccità o potenti tempeste di neve, forti temporali, infine fenomeni
sconcertanti, ma che possono essere del tutto o in parte dimostrati
scientificamente, come l’eclissi solare,gli strani colori assunti dalla
terra vista dall’alto di un pallone aerostatico ed episodi di
elettromagnetismo. In questi passi la natura è vissuta come esperienza
inquietante (unheimlich – A questo proposito si è tentato un confronto con
E.A. Poe)
I racconti maggiormente presi in considerazione sono i
primi Studien – Feldblumen, Der Condor, Das Heidedorf e
Der Hochwald e i
posteriori racconti Die Sonnenfinsternis im Juli 1842 e Aus dem bairischen
Walde. In essi si distinguerà un modo via via più consapevole da parte
dell’autore di intendere il rapporto uomo-spazio e si intravedranno le linee
principali della sua opera matura.
L’influsso del
Romanticismo,
presente nelle prime opere, si fa sentire sotto diversi punti di vista e lo
accompagna anche più avanti, nella dialettica di spazi aperti e chiusi, di
eternità intesa come immutabilità o come ripetizione. A tal proposito sono
stati presi in considerazione anche Abdias, Das alte Siegel, Brigitta, Der
Hagestolz e Der Beschriebene Tännling.
Note sul copyright:
L'utilizzo di questo "Archivio di tesi e tesine" è gratuito ma vanno, in
ogni caso, rispettati i diritti d'autore (copyright). Le cose più importanti da ricordare sono:
Tutte le tesi e tesine sono tutelate dal copyright, a meno che l'autore non indichi esplicitamente il contrario.
Se volete riprodurre (su carta o in internet) un intero testo o parti consistenti di esso, non basta citare la fonte: dovete sempre chiedere il permesso dell'autore.
Se volete invece citare solo dei brevi passaggi, potete farlo purché indichiate l'autore
e la fonte.
Ogni violazione del copyright è reato e può essere punita secondo le leggi in vigore.
Copiare un testo e ripubblicarlo (anche solo parzialmente) da un'altra parte in internet è molto facile, ma è altrettanto facile scoprire un testo rubato in questa maniera: ci sono dei motori di ricerca specializzati che scovano
ogni plagio in pochi secondi.