Questo è uno dei pochi romanzi di Schnitzler (titolo originale: "Der Weg ins
Freie", 1908), ma anche in questo caso denuncia il vuoto dei valori tipico
della sua Vienna fin-de-siècle e delle contraddizioni della realtà che lo
circonda.
Il protagonista è un musicista aristocratico Georg von Wergenthin che si
innamora di una ragazza piccolo-borghese, la cantante esordiente Anna
Rosner, e inizia con lei una relazione che porterà a una gravidanza. Georg
si impegna, senza troppo entusiasmo, a rimanerle accanto, ma quando lei
partorisce un figlio morto inizia quello che lui crede essere la sua fuga
verso la libertà e abbandona Anna. Altre vicende parallele si sviluppano
insieme alla storia principale e tutte sono un modo per descrivere una
perdita dei valori della borghesia in una Vienna inquieta della
fin-de-siècle.
Questo romanzo è una delle opere meno conosciute di Schnitzler, ma in esso
ritroviamo tutti i temi principali della scrittura introspettiva
dell'autore. È anche una delle opere più amate dall'autore stesso che poco
prima di morire dichiara: "C'è un libro nel quale mi riconosco pienamente e
sono quasi fiero d'aver scritto: è il mio vecchio romanzo 'Verso la
libertà'. Presto lo metterò sulla mia scrivania fra quei libri che vorrei
appena possibile rileggere."