Robert Musil (1880-1942),
in una foto del 1900
fonte:
Wikimedia Commons
Breve biografia di Robert Musil:
Nato a Klagenfurt nel 1880 (morto a Ginevra nel 1942), figlio di un
ingegnere chiamato nel 1890 a insegnare al Politecnico di Brünn (Brno),
compì qui gli studi liceali, nel collegio militare di Mährisch- Weisskirchen
(scena del suo primo breve romanzo) dove aveva studiato anche Rilke. Nel
1901 diventò ingegnere meccanico e per sei mesi fu assistente volontario al
Politecnico di Stoccarda. Nel 1904 si trasferì a Berlin dove seguì corsi di
filosofia e psicologia sperimentale, laureandosi nel 1908 con una tesi su
Mach. Dopo l'esperienza della guerra cui partecipò come ufficiale
dell'esercito austriaco, lavorò come bibliotecario, redattore editoriale,
impiegato del ministero per la propaganda alle truppe. Dal 1923 si dedicò
esclusivamente alla letteratura, aiutato economicamente dall'editore Rowohlt
fino al 1931 e in seguito da alcuni amici. All'avvento di Hitler lasciò
Berlin (dov'era dal 1931) e tornò a Vienna. Dopo l'annessione si rifugiò in
Svizzera dove fu a Zurigo e dal 1939 a Ginevra dove visse in povertà
lavorando al suo incompiuto capolavoro.
Musil ha esordito nel 1906 con I turbamenti del giovane Törless
(Die Verwirrungen des Zöglings Törless). Il romanzo, autobiografico,
racconta attraverso crudi episodi sadomasochistici e avventure intellettuali
il momento di passaggio dall'adolescenza alla virilità.
Una ricerca espressionistica è nei racconti Incontri
(Vereinigungen, 1911), Tre donne (Deri Frauen, 1924); nelle commedieI fanatici (Die Schwärmer, 1921) e
Vinzenz e l'amica degli uomini importanti (Vinzenz und die Freundin
bedeutender Männer, 1923).
Suo capolavoro è L'uomo senza qualità (Der Mann ohne
Eigenschaften). I primi due volumi apparvero nel 1930-1933, frutto di un
lavoro decennale. La prima idea del romanzo risale al 1898. Altri 14
capitoli, approvati da Musil, apparvero postumi insieme ad alcune scelte
curate da diversi studiosi, del vastissimo materiale inedito. Il filo
conduttore di questo complesso romanzo è Ulrich, uomo senza qualità proprio
in quanto proteso verso tutte le possibilità intellettuali, vanamente
impegnato a costruire il senso della propria esistenza. Ulrich è un colto
ex-ufficiale, versato nella matematica, eletto segretario di un comitato di
aristocratici messo in piedi per celebrare il giubileo di Francesco Giuseppe
nel 1913. La cosa si trascina per le lunghe e finirà per risolversi in un
clamoroso fiasco. In questo filone principale sono inserite varie storie
individuali, come il racconto della crisi familiare di Walter e Clarissa,
che finirà per impazzire (prima parte), e il complesso legame che unisce
Ulrich alla sorella Agathe, unica persona capace di influenzare il
paralizzante relativismo e possibilismo del fratello (terza parte), o il
caso del condannato a morte Moosbrugger, o la descrizione della decadenza
dell'impero asburgico chiamato ironicamente Kakania, e la stessa società
borghese (seconda parte).
L'incompiutezza, l'impossibilità a concludere, è una caratteristica
intrinseca all'opera. Il suo protagonista Ulrich è ricco di straordinarie
qualità ma incapace di trovare uno scopo cui ap plicarle. L'opera è un
romanzo saggistico, in cui gli interessi etico-filosofici e la divagazione
intellettuale a poco a poco si sostituiscono alla vicenda. I poli del
romanzo sono la rivolta individualistica, personificata dal folle maniaco
sessuale Moo sbrugger, e la fuga dal mondo in una dimensione mistica: la paz
zia e l'erotismo, temi fondamentali del libro, partecipano di en trambi le
condizioni.
Tra vitalismo irrazionalista e abolizione della realtà si svolge una parodia
di azione, metafora dell'immobilismo dell'im pero asburgico. I discorsi dei
personaggi toccano quasi tutte le ideologie e le correnti culturali del
tempo. Alcuni personaggi sono il ritratto, spesso caricaturale, di
personalità reali, come il finanziere e statista Rathenau, Alma
Mahler-Werfel (la vedova del musicista), il filosofo Klages, il poeta
Werfel.
È una rappresentazione della grande crisi del secolo, che ebbe nell'area
mitteleuropea le sue manifestazioni più tragiche. La peculiare grandezza di
Musil sta nell'aver saputo esprimere nella forma dell'ironia un'intensa
carica utopica, animata da una dolorosa tensione morale.