Sigmund Freud (1856-1939), in una foto del 1922
foto:
Max Halberstadt
I primi anni:
Sigmund Freud nacque il 6 maggio 1856, da una modesta famiglia israelitica, a
Freiberg (Moravia). A
Vienna dove la famiglia si era trasferita quattro anni dopo la sua nascita, si iscrisse dapprima alla facoltà di Scienze, dedicandosi con alcuni successi alla ricerca pura e, successivamente, a causa di problemi economici, a Medicina. Nel 1881 si laureò. Quattro anni dopo ebbe la libera docenza in neuropatologia ed una borsa di studio; ne approfittò per andare a
Parigi, alla Salpêtrière, da
Jean-Martin Charcot, il più grande neurologo europeo di quei tempi. Per la cura degli isterici Charcot si serviva dell'ipnoterapia ed in quegli anni l'interesse di Freud per l'ipnosi divenne vivissimo. Dell'ipnosi per la terapia dei casi isterici si serviva anche a Vienna il dottor
Joseph Breuer.
La collaborazione con Joseph Breuer:
A partire dal 1887 Freud iniziò a collaborare con lui. Da questa collaborazione, che durò sino al 1895, Freud ricavò alcune acquisizioni che resteranno essenziali per la terapia dell'isteria e di altre nevrosi. I risultati di questo lavoro comune furono pubblicati nell'opera
Studi dell'isteria apparsa nel 1895. Motivi
teorici e pratici e in massima parte una sostanziale diversità di interessi
provocarono il graduale allontanamento di Freud da Breuer, allontanamento
che si compì poco dopo la pubblicazioni degli Studi. A partire dal 1895 Freud iniziò la propria autoanalisi che si concluse nel 1900. Freud che aveva conseguito la libera docenza nel 1885 ottiene la carica di professore straordinario all'università di
Vienna nel 1902 e, in seguito, nel 1920, di professore ordinano. Tali riconoscimenti erano dovuti al suo prestigio di neuropatologo, infatti in quegli anni la psicoanalisi era ancora fraintesa o ritenuta scandalosa ed oggetto di accuse e di polemiche, tuttavia aveva iniziato, sia pure lentamente, a diffondersi.
L'affermazione della psicoanalisi:
Nel 1902 si costituì un primo gruppo di Vienna, con segretario Otto Rank, nel quale si ebbero, già le prime ripicche per questioni di priorità. Nel 1907 si strinsero i primi rapporti con il Bürghölzli, la clinica psichiatrica di Zurigo, e cioè con Bleuler ed i suoi assistenti Eitington e Jung, che dovevano ben presto dar luogo alla pubblicazione d'una rivista di studi comuni, loJahrbuch fuer Psychologie und Psychopathologie. Questa collaborazione consentì una maggiore diffusione della psicoanalisi, grazie alla istituzione di una associazione privata ed all'insegnamento che pubblicamente se ne faceva da una clinica di così grande risonanza. In quegli anni Freud aveva pubblicato alcuni importanti lavori:
Psicopatologia della vita quotidiana (1901),
Tre saggi sulla sessualità (1905),
Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio (1905). Nel congresso di Norimberga, tenutosi nel 1910, fu fondata una Associazione ufficiale degli psicoanalisti a capo della quale venne eletto Jung. Negli anni seguenti si tennero altri congressi, a Weimar (nel 1911) e a Monaco (nel 1913), e questi contribuirono a far uscire definitivamente la psicoanalisi dalla sua preistoria.
La malattia:
Nel febbraio del 1923 Freud avvertì i primi sintomi di un male che si rivelò un cancro alla mascella. Egli conservò, tuttavia, la sua straordinaria vitalità; continuò il lavoro di analista e di scrittore; volle rimanere sempre consapevole e presente a se stesso, rifiutando ogni pietoso inganno; nonostante i dolori, non prendeva calmanti, per non ottundere la propria usuale chiarezza intellettiva. Aveva continuamente accanto, in un rapporto sempre più stretto, la figlia Anna, cui era legato, dice Jones, da "una reciproca, profonda, silenziosa comprensione e simpatia". Anna era la sua compagna, la segretaria, l'assistente, la collaboratrice.
Dopo il 1933:
Nel 1933 i nazisti prendono il potere in Germania; nonostante i cattivi
presagi di un'aggressione all'Austria e le ripetute esortazioni degli amici,
Freud non vuole lasciare Vienna. Vi si deciderà solo cinque anni più
tardi, di fronte all'Anschluss. Nel 1938, dunque, si trasferisce con la
famiglia a Londra, dove muore l'anno seguente il
23 settembre 1939.
l divano che Freud usò per le sue analisi, oggi
conservato al museo di Freud a Londra
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Le opere principali di Sigmund Freud:
Studi sull'isteria (1895)
L'interpretazione dei sogni (1900)
Psicopatologia della vita quotidiana (1901)
Tre saggi sulla sessualità (1905)
Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio (1905)